Dal 3 luglio il tappo è restato attaccato alla bottiglia di plastica!

By | 4 Ottobre 2024

tappo

Il tappo, ma perché non si stacca più?
Ce lo siamo chiesti tutti in questi ultimi tempi quando, nel momento di bere dalla nostra bottiglietta di plastica, ci siamo trovati di mezzo il tappo che non si riesce a staccare!
Che scocciatura!
Ma chi è che ha inventato questa cosa?

Si tratta di una novità prevista dalla Direttiva UE 2019/904 (cd. Single Use Plastic Directive), che tratta la questione della riduzione dell’incidenza sull’ambiente di determinati prodotti di plastica.
La Direttiva è stata recepita nel nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 196/2021 (ndr: su cosa sono le Direttive e su come ogni singolo Stato debba metterle in atto, vi rinviamo a questo nostro articolo): l’art. 6 di questo decreto stabilisce che i contenitori per bevande in plastica monouso con tappi e coperchi in plastica possono essere immessi sul mercato solo se i relativi tappi e i coperchi restano attaccati ai contenitori per la durata dell’uso previsto del prodotto.

Gli obiettivi di questa normativa sono evidente, ridurre l’inquinamento da plastica, migliorare il riciclo e prevenire la dispersione dei tappi nell’ambiente.
Inoltre, come molti si saranno certamente già accorti, “il tappo è rimasto attaccato” anche ad altri contenitori non in plastica.

La nuova disciplina, ossia l’obbligo dei tappi attaccati, si applica infatti anche ai c.d. imballaggi compositi, ossia i contenitori in tetrapak per il latto, vino, succhi di frutta e altre tipologie di prodotti (mentre estano esclusi, invece, i contenitori di vetro o di metallo che continueranno ad avere il tappo staccabile).

Contributo d’imposta per acquisto di prodotti alternativi alla plastica

Proprio per sostenere la lotta alla plastica e all’inquinamento e promuovere l’acquisto e l’utilizzo di materiali e prodotti alternativi a quelli in plastica monouso, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha introdotto recentemente un contributo riconosciuto, sotto forma di credito d’imposta, alle imprese che acquistano e utilizzano prodotti che sono riutilizzabili o realizzati in materiale biodegradabile e/o compostabile, certificato secondo la normativa UNI EN 13432:2002.
Il decreto in questione è del 4 marzo 2024 ed è stato  pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13 aprile 2024.

 

Adesso che conoscete la storia, la prossima volta che bevendo dalla vostra bottiglietta vi rovescerete l’acqua addosso (ndr: e anche questo è Pop!), anziché maledire qualcuno, pensate che state facendo un favore all’ambiente…! 🙂

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *