Patto di prova, cos’è e perché è importante!

By | 18 Marzo 2023

patto di provaIl patto di prova è un accordo tra il lavoratore e il datore di lavoro finalizzato a dare la possibilità, da un lato, al datore di lavoro di verificare se il lavoratore è adatto all’incarico assegnatogli e, dall’altro, al lavoratore di provare, appunto, il nuovo lavoro.
Durante il periodo di prova (salvo il caso in cui sia previsto un tempo minimo), quindi, entrambe le parti sono libere di recedere dal contratto, senza dover dare alcuna spiegazione, preavviso o indennità.

Quali sono le caratteristiche essenziali del patto di prova?

Il patto di prova, per essere tale ed efficace a tutti gli effetti, deve avere determinate caratteristiche.
Innanzitutto, deve essere fatto in forma scritta a pena di nullità (a meno che il Contratto Collettivo Nazionale di riferimento per il caso specifico non preveda altrimenti), al momento della stipulazione del contratto di lavoro (essendo illecito un patto di prova stipulato successivamente a rapporto oramai in corso), deve contenere la manifestazione di volontà di tutte e due le parti (trattandosi di un accordo) e indicare in maniera specifica e non generica le mansioni del lavoratore.

Una volta decorso positivamente il periodo di prova l’assunzione del lavoratore diviene definitiva in maniera automatica e, inoltre, il lavoro svolto durante la prova viene conteggiato ai fini dell’anzianità di servizio.

L’eventuale nullità del patto di prova ha come conseguenza che entrambe le parti sono vincolate, sin dall’inizio, ad un rapporto di lavoro stabile e definitivo e l’eventuale licenziamento per mancato superamento della prova risulterebbe illegittimo.

 

Riferimenti normativi: art. 2096 c.c.

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