Alcuni nostri lettori ci chiedono di spiegare cosa sia la scrittura privata e che valore abbia.
Facciamola semplice, perché in effetti è semplice.
Una scrittura privata è un qualsiasi documento scritto (a mano, a macchina, stampato, ecc.) e firmato da una o più persone.
Dunque, a rigor di logica, stando a questa definizione anche la pagina di un diario firmata è una scrittura privata.
Certamente! però dal punto di vista della legge, – e a noi di Diritto Pop interessa capire e spiegare in parole semplici proprio questo -, una scrittura privata deve contenere un impegno o un accordo. Infatti, si ricorre ad una scrittura privata proprio per fissare il contenuto di un impegno che una persona assume nei confronti di un’altra o il contenuto di un accordo tra più persone.
La scrittura privata può (non necessariamente deve) essere registrata. La registrazione è un particolare adempimento che viene effettuato dall’Agenzia (pagando l’imposta di registro) con il quale si attribuisce data certa alla scrittura privata, ossia una data che non può più essere contestata successivamente.
(ndr: grazie alla tecnologia, si può attribuire data certa ad una scrittura privata anche firmandola digitalmente).
I vantaggi della scrittura privata?
Semplicità: si tratta di un documento semplice e che può essere redatto in tempi brevi, anche perché non richiede particolari formalismi. Generalmente, a meno che la legge non richieda l’atto pubblico, ossia che l’atto venga redatto da un notaio, si può utilizzare la scrittura privata in qualsiasi occasione.
Costo: a differenza di un atto pubblico redatto da un notaio, la scrittura privata può avere costi pressoché nulli.
FACT CHECKING
Leggiamo e copiamo da un sito internet:
La scrittura privata non ha valore legale e deve pertanto essere certificata dal notaio. FALSO!
La scrittura è valida ed efficace tra le parti che l’hanno sottoscritta e, inoltre, fa piena prova, fino a querela di falso, delle dichiarazioni che in essa sono contenute.