Mai sentito parlare di clausole vessatorie? Vi spieghiamo noi di cosa si tratta e perché è importante conoscerle.
Innanzitutto, cos’è una clausola: è semplicemente una parte, una disposizione di un contratto che regolamenta un aspetto specifico (ad es., una clausola sul prezzo e sul pagamento è una disposizione che stabilisce il prezzo dei beni o dei servizi offerti e le modalità di pagamento). Facile, no?
Veniamo ora al termine “vessatorio”… deriva dal verbo vessare, che significa tormentare, opprimere. Quindi se qualcosa è vessatorio significa che è opprimente, tormenta ed è ingiusto.
Allora, se 2+2 fa 4, una clausola vessatoria è una clausola che è ingiusta.
Ma come può essere?
Il consumatore e le clausole vessatorie
Sono considerate vessatorie le clausole di un contratto che favoriscono una delle parti in modo sproporzionato (la legge parla di “significativo squilibrio”) rispetto all’altra. Generalmente, questo genere di clausole sono rilevanti nei casi in cui “parte debole” del rapporto sia un consumatore, ossia una persona che non agisce per scopi professionali.
Alcuni esempi ci possono chiarire le idee:
- “L’acquirente non può sollevare eccezioni contro il venditore per qualsiasi motivo.“: in questo caso si esclude o limita il diritto del consumatore di opporre eccezioni al venditore;
- “In caso di ritardo nel pagamento, il consumatore sarà tenuto a pagare una penale del 40% dell’importo dovuto“: si tratta di clausola che prevede una penale sproporzionata in caso di inadempimento del contratto da parte del consumatore;
- “Le eventuali contestazioni devono essere presentate entro e non oltre 5 giorni dalla data di acquisto“: si prevede un termine per denunciare i vizi o difetti più breve di quello stabilito dalla legge.
Questi sono solo alcuni degli esempi di clausole vessatorie che si possono trovare nei contratti. In ogni caso, è importante tenere presente che non tutte le clausole vessatorie sono automaticamente nulle, dal momento che il carattere vessatorio (e quindi la conseguente nullità) della clausola può dipendere anche dal contesto e dalle specifiche circostanze del contratto.
Inoltre, la normativa a tutela del consumatore si applica sia in caso di predisposizione di moduli o formulari in vista dell’utilizzazione per una serie indefinita di rapporti, che di contratto singolarmente predisposto.
Proprio per la loro importanza e per il fatto che in un certo senso le clausole vessatorie sfavoriscono il consumatore, la legge stabilisce che queste clausole devono essere evidenziate in maniera autonoma e collocate in maniera separata nel testo delle condizioni generali del contratto e devono essere sottoscritte e firmate, e quindi approvate, in maniera distinta rispetto al contratto. In altre parole, si dovrà firmare due volte, una alla fine del contratto e una alla fine delle clausole vessatorie, per confermare e approvare specificamente proprio queste clausole.
Un ulteriore esempio ci chiarirà il concetto:
“Contratto
Tra Tizio e Caio si stabilisce quanto segue:
1) Tizio affida a Caio…
…
12) …
Tizio ___________ (prima firma di Tizio)
Caio ___________ (prima firma di Caio)
Ai sensi e per gli effetti degli artt. 1341 e 1342 c.c., Caio riconosce e dichiara che il presente documento è stato attentamente analizzato e valutato in ogni sua singola parte e, pertanto, con la firma di seguito apposta, si confermano ed approvano specificamente le seguenti clausole: art. 2) oggetto del contratto; art. 4) cessione del contratto; art. 11) recesso
Tizio ___________ (seconda firma di Tizio)
Caio ___________ (seconda firma di Caio)”