Se l’inquilino non paga l’affitto, si può fare lo sfratto. Se però ci sono dei minori lo sfratto non è possibile!
FAKE-DIRITTO
Si tratta di una convinzione molto diffusa che però non è vera, non esiste nessuna norma che stabilisce questa cosa. Infatti, è possibile sfrattare una famiglia anche se sono presenti figli minori. L’unica cosa che può cambiare in uno sfratto quando nell’appartamento vivono anche dei minori sono solo i tempi necessari per arrivare alla liberazione dell’immobile.
Cosa non dice la legge.
Per capire come funziona lo sfratto con minori, vediamo cosa dice, anzi cosa non dice la legge.
La legge sull’equo canone (legge 392/1978) stabilisce che
il mancato pagamento del canone decorsi venti giorni dalla scadenza prevista, ovvero il mancato pagamento, nel termine previsto, degli oneri accessori quando l’importo non pagato superi quello di due mensilità del canone, costituisce motivo di risoluzione del contratto di affitto (art. 5, l. 392/1978).
Nessun riferimento ai minori! questo significa che la procedura di sfratto è sempre la stessa, anche in presenza di minori.
L’unica differenza rispetto alla procedura “ordinaria” è la tempistica per la liberazione dell’immobile.
Infatti, in caso di precarie condizioni economiche sorte dopo la stipula del contratto e causate da malattia, disoccupazione o gravi e comprovate condizioni di difficoltà dell’inquilino, il giudice può assegnare un termine per pagare i canoni arretrati fino a 120 giorni (anziché 90 giorni) (per chi volesse approfondire l’articolo di riferimento è il numero 55 della legge 392/1978).
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