Quando si parla di diritto il pensiero corre subito a tribunali, giudici, avvocati, codici e leggi.
L’immagine austera e severa del diritto è radicata nel nostro immaginario, questo anche per effetto dei tanti film e serie tv ambientati proprio nelle aule dei tribunali (ed in cui spesso l’avvocato di provincia vince contro la multinazionale senza scrupoli).
Il diritto però non è solo quello, ci sono diversi “livelli del diritto”. Il diritto riguarda la nostra quotidianità e molti, se non tutti gli aspetti, della stessa.
All’apice c’è il diritto accademico, quello che si studia nelle università, che viene approfondito in riviste specializzate, spesso infarcito di termini latini e destinato agli addetti ai lavori. Forse noioso ma certamente utile (anche perché poi parte tutto da lì…).
All’opposto c’è il diritto da bar, scientificamente meno affidabile ma sicuramente più frizzante. È questo il territorio in cui tutti sentono il diritto o forse il dovere di dire la loro, ma in cui al di sopra di tutti domina incontrastato un personaggio quasi mitologico, l’amico dell’amico. L’amico dell’amico “ci è già passato prima” e quindi saprebbe come comportarsi e cosa fare in ogni situazione.
Beato lui, poveri noi, invece costretti a piegarci alla sorte avversa, ad aver (sempre) scelto un avvocato non adeguato o ad aver (sempre) trovato sulla nostra strada un giudice troppo severo (oppure, altro mantra che spesso ricorre tra i malcapitati maschi, ad aver trovato un giudice donna).
Tra i due estremi c’è poi il diritto osservato ma non sempre conosciuto, ossia quell’insieme sterminato di norme, regole, dettami e precetti (talvolta bizzarri e singolari), che ognuno accetta e osserva a suo modo, spesso neppure senza rendersene conto.
In ogni caso il diritto è qualcosa di vivo e mutevole, coinvolge la vita delle persone e ad essa deve adattarsi, evolvere e mutare con essa. Certi diritti che oggi diamo per scontati solo pochi anni fa sarebbero stati impensabili.
Lo spirito che ci anima e che anima la nostra redazione è proprio quello di esaminare il diritto in tutti i suoi possibili livelli, aspetti e sfaccettature, in modo serio ma sempre un po’ leggero e scanzonato, perché in fondo il Diritto per noi è Pop!
Complimenti! giuste riflessioni…
Grazie! Al prossimo editoriale, allora…
Redazione Diritto Pop