Testamento ed eredità sono argomenti “sempreverdi”, se ne parla spesso e molti pensano di saperne tutto.
Ci sono però dei falsi miti, delle convinzioni più o meno sbagliate, che è bene sfatare.
Spesso, infatti, capita di sentire (ndr: poi sul web non parliamone…) vere e proprie “bufale da bar”, che però potrebbero indurci a fare delle scelte sbagliate.
Partiamo subito con la nostra “Top 3”:
1) per fare testamento serve il notaio? No! allora serve l’avvocato? no, non serve nessuno. Si può fare anche da soli, servono solo carta e penna. Si scrive a mano (“Io sottoscritto… nomino mio erede universale…”), data e firma e poi si conserva il documento in un posto sicuro. Costo dell’operazione? zero. Giusto per saperlo, si chiamo testamento olografo, ossia scritto per intero a mano dal testatore.
Il fatto di aver scritto un testamento di questo tipo, senza l’aiuto di un notaio o di un avvocato, non significa nulla.
Il testamento in questione, infatti, non è un testamento di serie B, ma ha esattamente lo stesso valore di uno scritto davanti al notaio.
2) una volta scritto, si può modificare il testamento? Certamente, è proprio questa una della caratteristiche fondamentali del testamento. Proprio perché il testamento è strettamente collegato con la vita della persona, quest’ultima nel corso del tempo può sempre cambiare idea e scrivere un nuovo testamento, che può sostituire, in tutto o in parte, quelli precedenti.
3) il testamento è solo per i ricchi? Neanche per idea. Tutti possono fare testamento, sia coloro che hanno grandi patrimonio sia coloro che siano proprietari di un solo bene, ad esempio, della casa in cui vivono. Anche in quest’ultimo caso, fare testamento è importante perché consente di stabilire “prima” a chi andrà quel bene, evitando che lo stesso vada invece a tutti gli eredi ma in maniera indivisa (ossia tutti ne avranno una parte indistinta, ma nessuno potrà dire di avere l’intero bene).